Scopri come il nuovo impianto geotermico contribuisce a ridurre le emissioni sfruttando la risorsa naturale illimitata del calore terrestre.
Un innovativo impianto di energia rinnovabile ha appena visto la luce nella dinamica Vantaa, vicino Helsinki, promettendo una rivoluzione energetica in Finlandia con l’utilizzo del calore della Terra.
Il primo impianto geotermico della Finlandia è ufficialmente operativo, offrendo una soluzione energetica ecologica e sostenibile. Questo avanzato stabilimento è capace di trasformare il calore del sottosuolo in energia elettrica. Ma cos’è esattamente una centrale geotermica? In breve, si tratta di una tecnologia che utilizza il calore della Terra, il quale aumenta di circa 3 gradi ogni 100 metri di profondità. In condizioni ottimali, a profondità comprese tra i 2000 e i 4000 metri, le temperature possono toccare i 350 gradi Celsius. Attraverso pozzi geotermici si catturano acque calde e vapore, che viaggiano attraverso formazioni rocciose, mettendo in moto turbine che generano elettricità mediante un alternatore, poi distribuita alla rete nazionale.
Una risorsa energetica senza tempo
L’installazione di questa centrale rappresenta un passo cruciale per il futuro energetico della Finlandia. La riserva geotermica recentemente scoperta promette di soddisfare il fabbisogno energetico del Paese per migliaia di anni. È vero che questa longevità dipende da fattori locali, come l’efficienza nel bilanciare estrazione e reiniezione del calore, ma l’impianto di Vantaa segna un traguardo significativo contro le emissioni inquinanti. Gli amministratori dell’impianto affermano che le emissioni sono inferiori del 95% rispetto a quelle dei combustibili fossili, offrendo un contributo prezioso alla sostenibilità ambientale. Con una produzione annuale di 2.600 megawatt di elettricità e 1.400 MWh di calore, l’impianto equivale a circa 35 pozzi geotermici tradizionali. Sebbene le perforazioni fossero inizialmente progettate per raggiungere due chilometri di profondità, il progetto si è adattato al contesto geologico con la creazione di tre pozzi di 800 metri.
Oltre Vantaa: un futuro geotermico
Il progetto rappresenta solo il preludio di una trasformazione energetica più vasta. La geotermia, grazie alla sua flessibilità, offre immensi vantaggi energetici durante i rigidi inverni finlandesi, quando la domanda raggiunge picchi e la luminosità è ridotta. A differenza delle energie eolica e solare, che dipendono da condizioni meteorologiche variabili, l’energia geotermica garantisce una continuità affidabile. Queste caratteristiche rendono la geotermia un’opzione di energia rinnovabile estremamente promettente per promuovere l’autosufficienza energetica.
L’Italia e l’energia geotermica
Anche l’Italia dispone di un potenziale geotermico significativo, spesso inesplorato. Secondo Enel, le riserve geotermiche italiane potrebbero equivalere a una risorsa tra i 500 milioni e i 10 miliardi di tonnellate di petrolio. Esse basterebbero a soddisfare l’intero fabbisogno energetico nazionale, che supera i 300 terawattora annui, attraverso una modesta estrazione. Malgrado la centralina storica di Larderello in Toscana, la prima al mondo nel suo genere, il contributo della geotermia al mix energetico nazionale resta limitato. Numerose regioni vantano abbondanti sorgenti di acqua calda, ma solo la Toscana le sfrutta in modo significativo. Con una tradizione così radicata, l’Italia possiede una grande opportunità: incrementare l’uso di questa risorsa pulita per ridurre la dipendenza da fonti energetiche meno sostenibili.