La tradizione giapponese lo vede come un presagio di disastri, ma gli esperti negano ogni legame con eventi sismici. Qual è la verità?

L’incontro con il pesce remo, un abitatore degli abissi marini, ha suscitato meraviglia e interrogativi lungo le coste messicane. L’evento, avvolto da leggende e speculazioni, continua a catturare l’immaginazione di tanti.
Avvistamenti rari e suggestivi
Nel cuore di febbraio 2025, le spiagge della Baja California fecero da scenario all’avvistamento di un pesce remo (Regalecus glesne), suscitando immediatamente l’interesse di studiosi e curiosi. Conosciuto popolarmente come “re delle aringhe,” questo maestoso pesce marino affiora raramente, vivendo per lo più a profondità vertiginose tra i 200 e i 1000 metri. La sua comparsa sulle coste messicane è stata quindi un evento raro e affascinante, capace di intrecciare elementi di leggenda e scienza. Sebbene gli esperti del settore abbiano rapidamente smentito ogni legame tra queste apparizioni e catastrofi naturali come i terremoti, le antiche credenze giapponesi continuano a suggestionare le menti di molti.
Il gigante degli abissi
Il pesce remo non è un comune abitante delle acque superficiali. Con una lunghezza che può raggiungere i 17 metri, questo gigante è considerato il pesce osseo più lungo del mondo. Una creatura affascinante, caratterizzata da un corpo argenteo ornato di pinne dai colori vivaci, che si muove attraverso gli oceani con elegante lentezza. Di solito, i pesci remo sono visibili solo in occasioni particolari, rendendo la loro osservazione un’opportunità unica per i biologi marini. Per quanto riguarda la dieta, questi pesci sono abili predatori di calamari, crostacei e piccoli pesci, che catturano con efficacia grazie alle loro protrusibili mascelle, mentre si posizionano verticalmente con la testa rivolta verso l’alto.
Ma cosa spinge questi giganti degli abissi a emergere verso la superficie, avvolti da un’aura di mistero? Alcuni esperti suggeriscono che tali apparizioni possano essere connesse a fattori ambientali o biologici, come malattie o stress dovuto ai cambiamenti climatici. Tuttavia, non è ancora del tutto chiaro il perché tali creature decidano improvvisamente di avvicinarsi alle coste.

Tra mito e realtà
Le storie che circondano il pesce remo sono affascinanti quanto la creatura stessa. In Giappone, il pesce remo è conosciuto come “Ryūgū no tsukai,” che si traduce come “il messaggero del palazzo del drago marino.” Secondo le leggende, questi pesci straordinari vengono considerati presagi di disastri naturali, inviati dal dio del mare Ryūjin per avvertire l’umanità. Tali racconti, nati nel XIX secolo, affondano le loro radici in avvistamenti realmente accaduti, come quello precedente al terremoto di Fukushima nel 2011. Sebbene manchino evidenze scientifiche a supporto di queste convinzioni, restano ben radicate nella cultura popolare.
A prescindere dalle credenze, il fenomeno continua a intrigare gli studiosi che, nel 2019, hanno cercato di indagare ulteriormente questa curiosa connessione. Gli scienziati giapponesi hanno analizzato avvistamenti riportati nei giornali e dati storici, nel tentativo di scoprire una possibile correlazione tra la presenza di questi pesci e attività sismiche. Tuttavia, non è emersa alcuna evidenza concreta a supporto di un nesso causale tra le due variabili.
Una superstizione senza fondamento?
Mentre il folklore offre una prospettiva affascinante, la scienza si concentra su spiegazioni più pragmatiche. Alcune teorie ipotizzano che eventi naturali, come i cambiamenti nelle correnti oceaniche, potrebbero condurre i pesci remo verso acque più superficiali. Al contrario, altri sostengono che tali creature potrebbero essere stressate o malate, fattori che le spingerebbero a emergere in condizioni insolite. Queste teorie indicano che, pur essendo scenari rari e suggestivi, non c’è alcuna base scientifica che colleghi il pesce remo all’attività sismica.
Nonostante le leggende continuino a esercitare una forte attrazione, il consenso scientifico tende a smontare tali credenze. La bellezza e il mistero del pesce remo rimangono comunque intatti, capace di suscitare meraviglia ogni volta che affiora in superficie. Ma, finché non emergeranno nuove prove, vedremo questi avvistamenti come intriganti fenomeni della natura piuttosto che presagi di disastri imminenti.